Da guidautile.com
Quando si scende verso la riva del lago di Pilato attraverso lunghi e noiosi ghiaioni (sentieri fatti di sassi-ghiaia molto scivolosi e decisamente impegnativi per le gambe), ci si imbatte nei cartelli del Parco Nazionale dei Monti Sibillini che ricordano le regole da rispettare per salvaguardare il lago ed il suo ecosistema. Il Lago di Pilato, infatti, ha delle caratteristiche molto particolari, una fra tutte è che si tratta dell'unico lago di origine naturale di tutta la Regione Marche, esso difatti ha origine dal ghiacciaio che si forma nelle stagioni piu' fredde.
Quando si scende verso la riva del lago di Pilato attraverso lunghi e noiosi ghiaioni (sentieri fatti di sassi-ghiaia molto scivolosi e decisamente impegnativi per le gambe), ci si imbatte nei cartelli del Parco Nazionale dei Monti Sibillini che ricordano le regole da rispettare per salvaguardare il lago ed il suo ecosistema. Il Lago di Pilato, infatti, ha delle caratteristiche molto particolari, una fra tutte è che si tratta dell'unico lago di origine naturale di tutta la Regione Marche, esso difatti ha origine dal ghiacciaio che si forma nelle stagioni piu' fredde.
Ancor piu' straordinaria è la presenza di un animale molto piccolo, di colore rosso, decisamente prolifico, che vive nelle acque del lago. Il suo nome è Chirocefalo del Marchesoni (Marchesoni è lo studioso che lo scoprì ormai 50 anni fa). E' un gamberetto ben visibile anche a riva e presente in numero notevole. Si tratta di una specie endemica (non vive in nessuna altra parte del mondo) che d'inverno depone le uova tra i sassi, vicino la riva. Essendo una specie unica al mondo bisogna fare il possibile per mantenerla in vita e tanto per cominciare è vietato bagnarsi nelle acque del lago e compiere qualunque azione che possa, seppur minimamente, avere delle conseguenze di qualsiasi tipo per il particolarissimo ecosistema della valle.
Il lago di Pilato ha una particolare forma ad occhiali, quando è in periodo di secca si suddivide in 2 laghi separati da qualche decina di metri di superficie sassosa.
Il lago, che dall'alto delle creste può sembrare molto piccolo (lo si vede da circa 500 metri di distanza), in realtà non è poi così limitato una volta che si arriva ad osservarlo dal basso.
In montagna le distanze possono ingannare, ne avrete prova quando comincerete a discendere da cima per arrivare a valle, vi sembrerà di essere sempre prossimi all'arrivo ma la passeggiata non sarà proprio così breve ed i fastidiosi ghiaioni sembreranno non finire mai.